È in fase di esame alla commissione Giustizia del Senato il disegno di legge n. 726 (“Ddl”) che introduce importanti modifiche al D.Lgs. 231/01. In particolare, il Ddl dispone che determinate categorie di enti debbono dotarsi di un modello di organizzazione e gestione (MOG231) nonché nominare l’organismo di vigilanza (OdV). Si tratta delle società di capitali e delle società consortili che, anche solo in uno degli ultimi tre esercizi, abbiano riportato (i) un totale dell’attivo dello stato patrimoniale non inferiore a 4.400.000 Euro, o (ii) ricavi delle vendite e delle prestazioni non inferiori ad 8.800.000 Euro. Tali enti devono, inoltre, depositare presso la Camera di Commercio sia la delibera di nomina dell’OdV che quella d’approvazione del MOG231, entro 10 giorni dalla relativa adozione. In caso di mancata ottemperanza le società obbligate sono condannate al pagamento di una sanzione amministrativa di 200.000 Euro. Se il Ddl, alla fine dell’iter parlamentare, dovesse essere approvato, quella che fino ad oggi era una facoltà rimessa alla libera scelta dei singoli imprenditori, diventerà un obbligo. Con questo intervento normativo verrebbe, infatti, rafforzato l’impianto del D.Lgs. 231/01 e le società che non si sono ancora conformate ad esso saranno obbligate a farlo. Di conseguenza, la platea degli enti chiamati a predisporre i MOG231 verrà inevitabilmente ad allargarsi.