La Corte d’Appello di Roma, con sentenza n. 267/2012, ha stabilito che i lavoratori che ottengono la conversione a tempo indeterminato di un contratto a termine hanno diritto a due risarcimenti: l’indennità sostitutiva prevista dal “Collegato lavoro” e un ulteriore risarcimento, pari alle retribuzioni che il dipendente avrebbe percepito a partire dalla data di deposito del ricorso giudiziale. Ciò, al fine di non penalizzare eccessivamente il lavoratore.