La Corte di Cassazione, con la sentenza 5179 depositata il 5 marzo scorso, ha stabilito che non può essere licenziato il lavoratore che invia al suo difensore dei file contenenti notizie sull’azienda e ha chiarito la differenza tra divulgazione delle notizie che riguardano l’ambito della società e la trasmissione di queste ultime al proprio avvocato, in vista di una possibile controversia giudiziaria, anche a prescindere dalla concretizzazione del contenzioso. In tale ultimo caso, spiega la Corte, i dati sono destinati a rimanere nella sfera della stessa persona che invia il materiale della società e dei suoi legali, che sono, peraltro, tenuti alla riservatezza.