La Camera, nella seduta del 9 marzo 2017, ha approvato il Ddl recante misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato (cd smart working). Il provvedimento torna ora al Senato per l’approvazione definitiva. Nel corso dell’esame a Montecitorio sono state introdotte novità rilevanti in materia di lavoro autonomo. A tal proposito si segnalano le seguenti: (i) riconoscimento alla lavoratrice autonoma, previo consenso del committente, della possibilità di farsi sostituire durante la maternità da un collega di fiducia in possesso dei necessari requisiti professionali; (ii) allargamento del perimetro delle spese deducibili e apertura ai professionisti della partecipazione a bandi e appalti pubblici per l’assegnazione di incarichi di consulenza o ricerca; (iii) sul fronte compensi, la conferma dell’applicazione del D. Lgs. n. 231/2002. Con riferimento al lavoro agile viene confermato essere uno strumento e non una tipologia contrattuale, al fine di renderlo utilizzabili per coloro che svolgono mansioni compatibili con esso. Non resta a questo punto che attendere la sua approvazione definitiva.