La riforma dell’apprendistato oltre a confermare tutti gli incentivi già esistenti, prevede la possibilità di assumere come apprendisti anche i lavoratori in mobilità. In questo caso, oltre ai normali benefici contributivi già previsti dalla L. n. 223/1991 – ossia la possibilità per il datore di pagare una contribuzione agevolata per i primi 18 mesi dall’assunzione – l’azienda potrà cumulare anche l’incentivo economico pari al 50% dell’indennità di mobilità che sarebbe spettata al lavoratore per ogni mensilità corrisposta.