Con la sentenza 34505, la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha chiarito che le misure interdittive e reali del D.Lgs 231/2001 (in particolare, il sequestro previsto dall’art. 53) sono sono entrambe «destinate ad anticipare l’applicazione di sanzioni principali e obbligatorie, sanzioni subordinate all’accertamento della responsabilità del l’ente».