La Corte di Cassazione, con sentenza n. 11465/2012, ha affermato il principio secondo cui un’azienda, che ha necessità di conseguire una gestione più efficiente- per fronteggiare una congiuntura economica sfavorevole, può licenziare un dipendente per giustificato motivo oggettivo. Il giudice non può sindacare l’opportunità economica né, di conseguenza, valutare nel merito la decisione imprenditoriale di tale scelta ma deve limitarsi a verificare l’effettiva esistenza delle ragioni addotte, per evitare la pretestuosità dell’esigenza organizzativa. Sulla base di tali assunti, la Suprema Corte ha, nel caso di specie, convalidato il licenziamento per soppressione della posizione, intimato ad un dipendente per fronteggiare – mediante una riduzione dei costi di gestione – la contrazione delle attività economiche aziendali e per impedire che situazioni di crisi strutturali potessero danneggiare l’equilibrio aziendale.