La Corte di Cassazione, con sentenza n. 22388 del 22 ottobre 2014, ha stabilito che il principio secondo il quale non possono essere promosse due autonome e distinte azioni giudiziarie sui medesimi fatti deve trovare applicazione anche con riferimento ai rapporti di lavoro e, in particolare, ai procedimenti disciplinari azionati nei confronti dei dipendenti. Nel caso di specie, la Corte ha confermato l’invalidità del licenziamento di un dipendente motivato dal passaggio in giudicato di una sentenza di condanna per peculato, dal momento che rispetto ai medesimi fatti il lavoratore era già stato sottoposto a procedimento disciplinare terminato con l’applicazione di una sanzione conservativa.