La Corte di Cassazione, con sentenza n. 21922 del 25 settembre scorso, ha respinto il ricorso di una società contro la sentenza della Corte d’appello che aveva ritenuto illegittimo il licenziamento di una propria dipendente statuendo che è giustificato il comportamento della lavoratrice che aveva preteso che i nuovi compiti le fossero assegnati per iscritto. La Cassazione ha infatti precisato che in questo caso non si è in presenza di un rifiuto tout court di eseguire la prestazione bensì solo della richiesta, da parte della lavoratrice, di ricevere un ordine scritto di assegnazione ai nuovi compiti.