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CASSAZIONE: PUNIBILE IL COMPORTAMENTO DEL DIPENDENTE CHE FA UNO “SCHERZO” AI DANNI DEL COLLEGA (IL SOLE 24 ORE, 14 FEBBRAIO 2015, PAG. 15)

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2904 depositata ieri, ha stabilito che è legittimo il licenziamento dell’addetto alla linea di assemblaggio che, per fare uno scherzo a una collega, riempie continuamente di cartacce e rifiuti i sedili degli autoveicoli. La controversia nasce dal comportamento, ripetuto per lungo periodo, di un addetto alla linea di assemblaggio degli schienali anteriori di una nota società automobilistica. Il dipendente, licenziato per giusta causa, impugnava la decisione ma il Tribunale di Torino gli dava torto, ritenendo legittimo il recesso, pur convertendo la giusta causa in giustificato motivo. In appello la decisione di primo grado veniva ribaltata: secondo la Corte di Torino, pur essendo provato il comportamento contestato al dipendente, la sanzione del licenziamento era sproporzionata. La Cassazione ha ribaltato ancora tale decisione, evidenziando che il comportamento in questione non possa essere qualificato come uno scherzo, essendosi protratto per un periodo molto lungo, e sia invece riconducibile al danneggiamento volontario dell’azienda o del materiale di lavorazione. In questa ipotesi, ha osservato la pronuncia, non rientrano solo quegli illeciti che comportano un danno permanente al materiale di lavorazione, ma anche quei comportamenti che determinano o possono determinare un danno immateriale.

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