La Corte Costituzionale, con sentenza n. 303 del 11 novembre 2011, ha dichiarato legittimo il sistema indennitario introdotto dal Collegato Lavoro per i contratti a termine. La norma su cui si è pronunciata la Suprema Consulta è l’articolo 32, commi 5 e 6, della Legge 183/2010 che stabilisce un’indennità di importo variabile tra le 2,5 e le 12 mensilità che deve essere pagata dal datore di lavoro al lavoratore nel caso in cui questi ottenga la conversione a tempo indeterminato di un precedente contratto a termine. La questione di legittimità costituzionale era stata sollevata dalla Corte di Cassazione e, prima ancora, dal Tribunale di Trani sostenendo che la norma limitava il diritto del cittadino al lavoro e alla tutela giurisdizionale. La Corte Costituzionale ha respinto tutti gli argomenti chiarendo che l’indennità sostitutiva va ad integrare la garanzia della conversione del contratto di lavoro a termine in un contratto di lavoro a tempo indeterminato e che il nuovo regime risarcitorio non ammette la detrazione dell’aliunde perceptum e che quindi, da questo punto di vista, è addirittura più favorevole al lavoratore.