La Corte di Cassazione – sezione penale, con sentenza depositata il 12 aprile 2011, ha stabilito, in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, che la Società è responsabile anche se il profitto del reato è stato percepito in una data anteriore all’entrata in vigore del D.Lgs n. 231/01. Per la Suprema Corte il principio di illegalità sancito dall’art. 2 del predetto decreto condiziona l’applicazione delle misure sanzionatorie a un’esplicita previsione normativa “sia in ordine all’illecito sia in relazione al tipo di sanzione, precisando che la norma debba essere entrata in vigore prima della commissione del fatto”, è quindi quest’ultimo che deve essere preso in considerazione per accertare l’applicazione della sanzione e per “fatto” va inteso ciò che costituisce reato, essendo del tutto irrilevante il momento di realizzazione del profitto.