La Corte di Cassazione, con sentenza n. 20106 depositata in data 24 settembre 2014, ha ribadito il principio per il quale nel calcolo del periodo di comporto vanno considerati anche i giorni festivi se in quelli antecedenti o successivi il lavoratore è rimasto in malattia.
Ciò in quanto si presume che, anche nel corso dei giorni festivi, la situazione clinica sia rimasta inalterata.
Con la suddetta sentenza la Suprema Corte ha anche rigettato la censura del lavoratore che riteneva violati i principi di correttezza e buona fede da parte del datore di lavoro per la mancata rappresentazione, all’interno delle buste paga, dei giorni di assenza utili al raggiungimento del comporto.
La Corte ha rigettato questa doglianza in considerazione dell’inesistenza di una norma di legge o di contratto collettivo da cui scaturirebbero obblighi di tale natura.