La Corte di Cassazione ha chiarito che, in tema di infortuni per causa di servizio, il lavoratore che chiede in giudizio l’equo indennizzo ha l’onere di provare con precisione i fatti costitutivi del diritto, dimostrando la riconducibilità dell’infermità denunciata alle modalità concrete di svolgimento delle mansioni inerenti la qualifica rivestita, variabili in relazione al luogo di lavoro, ai turni di servizio e all’ambiente lavorativo. Per la Cassazione, infatti, le modalità di svolgimento di una determinata mansione non possono rappresentare un fatto notorio che non necessita di prova, atteso che esso sono variabili in dipendenza del concreto posto di lavoro, della sua localizzazione geografica, dei turni di servizio e dell’ambiente in generale.