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Categorie: Giurisprudenza
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con sentenza n. 5076 del 13 marzo 2015, hanno affermato che, in materia previdenziale, le somme aggiuntive dovute dal contribuente per omesso o ritardato pagamento di contributi o premi previdenziali, appartengono alla categoria delle sanzioni civili.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 16472 del 5 agosto 2015, ha chiarito che, in presenza di reiterate assenze dal lavoro per malattia, il datore di lavoro non può licenziare il dipendente per scarso rendimento.
Categorie: Giurisprudenza
Il Tribunale di Milano, con sentenza n. 6150 del 13 luglio 2015, ha chiarito che se per il fatto contestato al lavoratore il relativo CCNL prevede una sanzione conservativa, l’eventuale licenziamento intimatogli è da considerarsi illegittimo, con conseguente suo diritto alla reintegra nel posto di lavoro (oltre all’indennità risarcitoria).
Categorie: Giurisprudenza
Il Tribunale di Milano, Sezione Lavoro, con ordinanza del 6 maggio 2014, si è pronunciato in merito a una controversia proposta con ricorso ex art. 414 cod. proc. civ. avente per oggetto la condanna della datrice di lavoro: a) alle conseguenze previste dall’art. 18 St. Lav. per il licenziamento discriminatorio addotto; b) al pagamento delle ....
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14310/2015, ha dichiarato legittimo il licenziamento disciplinare per scarso rendimento intimato da una impresa di telefonia ad un dipendente che, tra ottobre 2008 e marzo 2009, aveva raggiunto livelli di reddittività inferiori rispetto alle prestazioni individuali dallo stesso raggiunte in epoca antecedente e a quelle dei suoi colleghi.