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Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 16 marzo 2015, n. 5173, torna a proporre un’interpretazione, riguardante i presupposti del licenziamento per giustificato motivo oggettivo che non risulta espressamente dal dettato normativo.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con sentenza del 6 maggio 2015, n. 18667, ha affermato che, per la ricorrenza di un appalto illecito, non è sufficiente avere offerto la prova che il committente abbia dato ordini ai dipendenti dell'appaltatore ma occorre indagare il contenuto di tali ordini e provare che essi riguardano la prestazione di lavoro di fatto svolta.

Categorie: Giurisprudenza

Il Tribunale di Milano, Sezione Lavoro, con sentenza del 13 novembre 2014, si è pronunciato in un procedimento promosso da un lavoratore che impugnava il licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato a seguito di rilevata inidoneità fisica allo svolgimento delle mansioni per il quale era stato adibito, e richiedeva il riconoscimento da parte della Società ....

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8784 del 30 aprile 2015, ha dichiarato legittimo il licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore che, durante la fruizione di un permesso retribuito richiesto al datore di lavoro per assistere la madre affetta da grave disabilità ai sensi della Legge 104/1992, aveva partecipato, in realtà, ad una serata danzante.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 70 del 30 aprile 2015, ha dichiarato l’illegittimità dell'art. 24, comma 25, del D.L. n. 201/2011 (c.d. Manovra Salva-Italia), convertito dalla Legge n. 214/2011, nella parte in cui aveva bloccato per il biennio 2012 - 2013 la rivalutazione delle pensioni di importo superiore ad Euro 1.700 lordi.