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Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6631/2015 del 1 aprile 2015, ha affermato che un ambiente di lavoro troppo gelido giustifica il rifiuto dei lavoratori a prestare l'attività lavorativa, senza per questo perdere il diritto alla retribuzione.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4991/2015, riconosce all'autonomia delle parti la possibilità di regolare la durata del preavviso, in ogni settore merceologico, mettendo così un punto fermo alle dispute aperte dai giudici del merito.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4757 del 10 marzo 2015, ha stabilito che il licenziamento per inidoneità sopravvenuta del lavoratore allo svolgimento delle mansioni è illegittimo se, da un lato, lo stesso è giustificato dal solo accertamento compiuto dal medico competente e non anche da quello della commissione sanitaria territorialmente competente e, dall’altro, il datore di lavoro non ha provato l’impossibilità di adibire il dipendente ad altre mansioni all’interno dell’azienda.

Categorie: Giurisprudenza

Secondo la sentenza n. 4237/2015 della Cassazione non costituisce giusta causa di licenziamento - ma è passibile unicamente di sanzione conservativa - il comportamento del lavoratore che durante un periodo di assenza dal lavoro per infortunio abbia svolto presso terzi un’attività lavorativa sostanzialmente coincidente con quella oggetto del contratto di lavoro.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2904 depositata ieri, ha stabilito che è legittimo il licenziamento dell’addetto alla linea di assemblaggio che, per fare uno scherzo a una collega, riempie continuamente di cartacce e rifiuti i sedili degli autoveicoli.