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Categorie: Giurisprudenza
Il lavoratore dipendente ha un obbligo inderogabile di “corretta e tempestiva informazione al datore” della sua impossibilità a svolgere le mansioni alle quali è adibito, a cominciare dalla sua stessa presenza sul luogo di lavoro.
Categorie: Giurisprudenza
Il Tribunale di Voghera con ordinanza del 14 marzo 2013 ha confermato che il licenziamento per giusta causa che risulti sproporzionato rispetto alle mancanze commesse è illegittimo, ma comporta solo un risarcimento e non la reintegrazione, se il fatto contestato sussiste e non vi è una norma del contratto collettivo che preveda per la mancanza in questione una sanzione conservativa.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8863 dell’11 aprile 2013, ha affermato che l'appalto non comporta la costituzione di un rapporto di lavoro a carico del committente, se i dipendenti di questo, pur avendo indebitamente esercitato il potere direttivo sui dipendenti dell'appaltatore, non erano muniti dei poteri necessari per agire in nome e per conto della società.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9073/2013, ha statuito che la mancata reintegrazione del dipendente licenziato illegittimamente debba essere sanzionata con una pena pecuniaria pari al 20% della retribuzione da corrispondere a titolo di risarcimento danni.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 8611 del 9 aprile 2013, ha statuito che le dichiarazioni del datore di lavoro contenute nel verbale di denuncia infortunio possono assumere natura confessoria in quanto, in giudizio, possono essere utilizzate contro di lui ai fini dell’accertamento della responsabilità concernente il danno subito dal lavoratore.