Il 25 novembre 2021, la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge che prevede una delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie nonché una serie di misure urgenti per la razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie e in materia di esecuzione forzata. Per quanto di nostro precipuo interesse, le principali novità riguardano l’estensione della negoziazione assistita per le controversie di lavoro agli avvocati e l’unificazione dei procedimenti di impugnazione dei licenziamenti, con il superamento del rito speciale Fornero. Nello specifico, la riforma del processo civile prevede per le controversie di cui all’articolo 409 cod. proc. civ. – fermo restando quanto disposto dall’articolo 412-ter cod. proc. civ. e senza che ciò costituisca condizione di procedibilità̀ dell’azione – la possibilità di ricorrere alla negoziazione assistita. Ciò a condizione che ciascuna parte sia assistita dal proprio avvocato e, ove le parti lo ritengano, dai rispettivi consulenti del lavoro. Al relativo accordo viene assicurato il regime di stabilità protetta di cui all’articolo 2113, quarto comma, cod. civ. Inoltre, vengono unificati nell’unico rito ordinario di lavoro (articoli 409 e ss. cod. proc. civ.) i procedimenti di impugnazione dei licenziamenti, oggi diversificati a seconda della data di assunzione del dipendente.
Altri insight correlati: