LO SAI CHE… dal 12 gennaio 2025 entrerà in vigore il c.d. “Collegato lavoro”?

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08 Gen 2025

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre 2024, il c.d. “Collegato Lavoro” – recante disposizioni in materia di lavoro, d’iniziativa governativa e collegato alla legge di bilancio – entrerà definitivamente in vigore dal prossimo 12 gennaio.

Tra le principali modifiche introdotte:

  • Dimissioni per “fatti concludenti”: se l’assenza ingiustificata del lavoratore supererà i termini previsti dal CCNL o, in mancanza di una specifica previsione contrattuale, i 15 giorni, il datore di lavoro ne potrà dare comunicazione all’Ispettorato nazionale del lavoro per verificarne la situazione. In tal caso, il rapporto di lavoro si intenderà risolto per volontà del lavoratore.
  • Conciliazione sindacale: introdotta la possibilità di risolvere le controversie di lavoro tramite modalità telematiche e audiovisive.
  • Smart working: i datori di lavoro dovranno comunicare telematicamente al Ministero del Lavoro la data di inizio e fine del lavoro agile entro cinque giorni dalla data di avvio del periodo. 
  • Somministrazione di lavoro: novità sulle contribuzioni per i lavoratori assunti a tempo determinato e indeterminato, rimozione di limiti temporali e percentuali per il lavoro a termine.
  • Lavoro stagionale: estensione della definizione di “lavoro stagionale”, includendo attività legate a picchi stagionali di lavoro, a necessità tecnico-produttive o ai cicli stagionali dei settori produttivi, come previsto dal CCNL. 
  • Apprendistato: aumento dei fondi per l’apprendistato e possibilità di trasformare l’apprendistato per la qualifica in professionalizzante o di alta formazione.
  • Cassa integrazione: i lavoratori saranno liberi di lavorare durante la cassa integrazione, ma non riceveranno il trattamento di integrazione salariale per i giorni lavorati con un altro datore di lavoro.
  • Contratti ibridi a causa mista: permetteranno ai datori di lavoro (nello specifico, aziende con più di 250 dipendenti) di assumere un dipendente in parte con un contratto subordinato e in parte con un rapporto autonomo, approfittando del regime fiscale agevolato per i professionisti. 

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