De Luca & Partners

Nessun beneficio per gli impatriati provenienti da altre realtà di gruppo 

La bozza di Decreto legislativo in materia di fiscalità internazionale (in attuazione della Legge 9 agosto 2023 n. 111, recante “Delega al Governo per la revisione del sistema tributario”) che contiene la nuova versione del regime dei lavoratori impatriati è attualmente in discussione alla Camera. 

Al momento il testo prevede la ridefinizione dell’art. 16 del D.lgs. 147/2015, che disciplina il regime dei redditi di lavoro dipendenti dei cd. lavoratori impatriati. 

Tra le novità, in particolare, la bozza di decreto prevede che le disposizioni non impatteranno sui trasferimenti “anagrafici” intervenuti entro la fine dell’anno. Pertanto, il regime fiscale “speciale” riservato ai lavoratori impatriati si applicherà anche a coloro che hanno trasferito la residenza anagrafica in Italia nel secondo semestre dell’anno 2023. 

Inoltre, la bozza di decreto prevede che per rientrare nella categoria dei lavoratori impatriati, nel corso del 2024, si richiede che l’attività lavorativa si svolga in Italia con un datore di lavoro diverso da quello “estero”, ivi compresi quelli appartenenti al medesimo gruppo. 

Si attende, dunque, la discussione della bozza di decreto, attualmente alla Camera, anche al fine di verificare eventuali ulteriori modifiche al testo. 

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