Possibilità di sottoscrivere accordi aziendali in tema di detassazione anche se non ci sono le Rsa o le Rsu, e maggiore facilità di applicare l’aliquota ridotta alle prestazioni di lavoro rese fuori dall’orario ordinario. Questo il doppio risultato cui giunge l’accordo interconfederale siglato il 24 aprile scorso tra Confindustria, da una parte, e Cgil, Cisl e Uil, dall’altra, con il quale sono state condivise alcune misure finalizzate a completare la normativa sulla retribuzione di produttività. L’accordo interconfederale si preoccupa, innanzitutto, di garantire l’accesso alla contrattazione di secondo livello a quelle imprese che non possono siglare accordi aziendali perché manca la controparte sindacale. A tal fine, si prevede la possibilità di avvalersi del supporto di Confindustria per la conduzione del negoziato e la sottoscrizione delle relative intese con le associazioni sindacali di livello territoriale. La seconda innovazione consiste nella possibilità di detassare le somme pagate per compensare il lavoro svolto fuori dai regimi di orario ordinario (ipotesi questa in cui sembra rientrare lo straordinario), anche quando non sono rispettati i complicati meccanismi definiti dal Dpcm 22 gennaio 2013.