Il datore di lavoro può sforare il tetto del 20% della forza lavoro stabile mediante assunzione a termine, pagando una sanzione economica. La sanzione prevista – che non trova applicazione relativamente ai rapporti di lavoro instaurati prima del 21 marzo 2014 – è pari: (i) al 20% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro, se il numero dei lavoratori assunti oltre il tetto è 1; (ii) al 50% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro, per tutti i lavoratori assunti oltre il tetto, se il numero dei lavoratori assunti oltre il tetto è superiore a 1. Entro il 31 dicembre 2014 i datori di lavoro saranno tenuti a rientrare nella percentuale legale del 20% altrimenti non potranno effettuare nuove assunzioni a termine fino a rientro avvenuto.
Allerta sul rischio di frodi legate all’aggiornamento delle coordinate bancarie del dipendente In un mondo del lavoro oramai digitale, il rischio di subire truffe connesse al ricevimento di e-mail fraudolente sta diventando una minaccia sempre più crescente per le aziende. Una delle modalità di azione più ingannevoli e difficili da individuare riguarda la apparente richiesta, ....
Come deve porsi l’HR di fronte a situazioni di data breach e comportamenti che fanno capire che il dipendente è “infedele”? L’articolazione normativa e le possibilità che tali situazioni si verifichino richiedono all’HR un approccio che tuteli l’azienda, i dipendenti ed il proprio team di lavoro. Iniziamo dicendo che, come è già ben noto nelle ....
Con l’ordinanza n. 28171 del 31 ottobre 2024, la Corte di Cassazione ha confermato la validità del licenziamento notificato al precedente indirizzo del dipendente, nel caso in cui quest’ultimo non abbia tempestivamente comunicato al datore di lavoro il cambio di residenza o domicilio. Il lavoratore, impugnando il licenziamento, contestava la validità della notifica effettuata all’indirizzo ....
L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato la società Foodinho S.r.l., società del gruppo Glovo, al pagamento di una sanzione di 5 milioni di euro per aver trattato illecitamente i dati personali di oltre 35mila rider attraverso la piattaforma digitale. A seguito di una complessa istruttoria avviata d’ufficio dall’Autorità, è emerso che ....