I contratti a tempo determinato sottoscritti per colmare l’assenza di un dipendente godono di diverse agevolazioni. In caso di sostituzione di una lavoratrice madre, il datore di lavoro, se non impiega più di 19 dipendenti, ha diritto ad uno sgravio contributivo pari al 50%. In linea generale invece, il datore di lavoro che assume a termine per ragioni sostitutive non è tenuto a pagare il contributo addizionale Aspi dell’1,40%. Inoltre rispetto a detti rapporti di lavoro non opera il divieto di assunzione per le unità produttive in cui si è preceduto nei sei mesi precedenti a licenziamenti collettivi, né il limite di contratti a termine stipulabili, pari al 20% dei lavoratori assunti a tempo indeterminato (ovvero un lavoratore a termine per i datori di lavoro che assumono fino a 5 dipendenti).