Dal 25 giugno 2015, giorno di entrata in vigore del Codice sul riordino dei contratti, non si possono più stipulare contratti a progetto, mentre restano in vita fino alla loro scadenza naturale quelli ancora pendenti. Torna così in auge il contratto di collaborazione coordinata e continuativa “senza progetto”. Occhio però, tale contratto non deve avere ad oggetto prestazioni personali, continuative ed etero-organizzate dal committente con riferimento a luoghi e tempi di lavoro, pena la riconduzione a lavoro subordinato.