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JOBS ACT: IL CONTRATTO A TEMPO PARZIALE SI SEMPLIFICA

Il codice dei contratti apporta alcune significative modifiche alla disciplina del part time. Limitandoci a quelle di maggiore rilievo, in materia di lavoro supplementare la riforma prevede che la richiesta del datore di lavoro avente ad oggetto l’effettuazione di lavoro supplementare possa riguardare non solo singole giornate, ma anche settimane o mesi e, anche in assenza di una specifica disciplina collettiva, il datore di lavoro può comunque chiedere al dipendente di svolgere una prestazione aggiuntiva rispetto all’orario ridotto, in misura variabile fino al 25% delle ore di lavoro settimanale concordate. Il lavoratore, a sua volta, può rifiutare di svolgere il lavoro supplementare se dimostra l’esistenza di comprovate esigenze lavorative, di salute, familiari oppure di formazione professionale. Altra novità, sempre in un’ottica di semplificazione, riguarda il superamento della distinzione tra clausole “elastiche” e “flessibili”, accorpando entrambe le fattispecie nell’unica definizione di clausole “elastiche”, possibili anche in assenza di relativa previsione da parte della contrattazione collettiva purché sottoscritte presso le commissioni di certificazione. Anche gli interventi riformatori in materia di lavoro a tempo parziale risultano orientati alla semplificazione, alla flessibilità ed alla maggiore libertà di determinazione delle parti, dominanti principi ispiratori della riforma delle tipologie contrattuali.

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