E’ stato diffuso ieri dal Ministero del Lavoro il vademecum che rappresenta la sintesi del confronto tra la Direzione generale per l’attività ispettiva del Ministero e i tecnici del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro avvenuto lo scorso 7 e 8 febbraio 2013. I punti di condivisione sono confluiti nella lettera circolare del 22 aprile 2013 protocollo 7258 in cui si evidenziano molti punti tecnici su cui l’attività ispettiva e i consulenti del lavoro hanno condiviso una posizione unanime. Ad esempio, secondo consulenti e Ministero, l’avvio di un contratto intermittente dopo la conclusione di un contratto a termine potrebbe essere considerato in frode alla legge, con conseguente nullità dello stesso e trasformazione del rapporto in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. E’ stato inoltre detto che è possibile avviare il lavoro accessorio nei limiti di 2.000 euro netti, anche se in azienda sono presenti lavoratori che svolgono la medesima prestazione con un contratto di lavoro subordinato. E ancora, il limite di tre associati in partecipazione non si applica laddove l’associato è un soggetto imprenditore.