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Categorie: Normativa

I contratti a tempo determinato sottoscritti per colmare l’assenza di un dipendente godono di diverse agevolazioni. In caso di sostituzione di una lavoratrice madre, il datore di lavoro, se non impiega più di 19 dipendenti, ha diritto ad uno sgravio contributivo pari al 50%.

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Con l’entrata in vigore della Legge 78/2014 (20 maggio 2014), la disciplina del contratto a termine è cambiata tre volte in sessanta giorni.

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Il Decreto Ministeriale del 14 febbraio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 29 maggio 2014, ha confermato anche per quest'anno la possibilità per i datori di lavoro di avvalersi dello sgravio contributivo sui premi previsti dalla contrattazione di secondo livello e liquidati a fronte di incrementi di produttività, qualità e competitività aziendali, misurati in base agli indicatori economici appositamente individuati dagli accordi collettivi.

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Il limite quantitativo del 20% non si applica a tutti i contratti a termine. La legge, infatti, individua una serie di rapporti esentati dal predetto vincolo: (i) i datori di lavoro che impiegano fino a 5 dipendenti possono assumere sempre una persona, anche se i dipendenti a tempo indeterminato sono poche unità o mancano del tutto;

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Il Ministero del Lavoro dovrebbe, a breve, diffondere una circolare con la quale ufficializzare le regole per la detassazione delle voci retributive legate alla produttività del 2014.