Il Parlamento Europeo, il 14 aprile 2016, ha approvato i testi del Regolamento e della Direttiva sulla protezione dei dati personali. Il nuovo “pacchetto protezione dati” si pone gli obiettivi di aggiornare la normativa europea che risaliva ormai al 1995 ‒ cioè ad un’epoca in cui molte delle nuove tecnologie ancora non esistevano ‒ nonché di assicurare ai cittadini, nell’era di internet e dei social network, un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali. Tra le principali novità del Regolamento si segnalano (i) il “diritto all’oblio”, ossia il diritto dell’interessato di deindicizzare una pagina web o informazioni di rete; (ii) il “diritto alla portabilità di dati”, cioè ottenere la restituzione dei propri dati trasmessi a un servizio on line e trasmetterli ad altri (es. social network); ed (ii) il “consenso” che dovrà essere effettivo ed inequivocabile. La Direttiva, invece, stabilisce per la prima volta norme comuni all’interno di tutti gli Stati membri per il trattamento dei dati nelle attività di polizia e giustizia. Nei prossimi mesi i testi saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Il Regolamento, che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione, entro due anni sarà direttamente applicabile in tutti i gli Stati membri, i quali avranno due anni di tempo per recepire le disposizioni della Direttiva. Pertanto, tra due anni il nuovo “pacchetto protezione dati” manderà in soffitta il codice privacy italiano e le leggi sulla riservatezza degli altri stati UE.