Entra in vigore il Decreto Legislativo approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 1° settembre 2011. Il provvedimento, sulla base della delega al Governo contenuta nell’art. 54 della L. n. 69/2009, riconduce, attraverso un’opera di razionalizzazione e di semplificazione della normativa speciale in materia civilistica, gran parte delle controversie regolate da speciali disposizioni procedurali ai tre modelli procedimentali di base previsti dal codice di procedura civile: rito del lavoro, rito sommario di cognizione e rito ordinario di cognizione. Le nuove norme, in base ad un’apposita disciplina transitoria, si applicano ai soli procedimenti instaurati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto di riforma. Allo scopo di evitare incertezze interpretative in merito all’efficacia delle disposizioni abrogative, viene espressamente sancita l’ultrattività delle norme abrogate o modificate dal decreto in commento, le quali continueranno ad applicarsi in relazione a tutte le controversie pendenti alla data di entrata in vigore dello stesso.