Il contratto collettivo territoriale, che costituisce uno dei presupposti di applicabilità dell’agevolazione fiscale sulle somme collegate a competitività e produttività, può avere anche un valore retroattivo. Questa la posizione della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, derivante dalla lettura della Circolare n. 3/E del 14 febbraio 2011 dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero del Lavoro la quale ricorda l’inesistenza di un onere formale per i contratti che disciplinano l’erogazione degli elementi che possono fruire della detassazione. Più prudente, invece, Confindustria che intende l’applicazione del beneficio solo alle prestazioni economiche successive la sottoscrizione degli accordi territoriali.