Lo scorso 4 maggio 2016 sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale della Ue tre provvedimenti che riguardano l’utilizzo dei dati personali. Si tratta del nuovo regolamento e di due direttive, quella relativa al trattamento delle informazioni personali durante le attività di polizia e giudiziarie e quella in merito al “Personal name record” (c.d. “Pnr”), ovvero la raccolta di informazioni relative ai passeggeri che volano nei cieli della Ue. Ad ogni modo le principali novità interessano il regolamento, entrato in vigore il 25 maggio scorso, il quale introduce una legislazione in materia di protezione dati uniforme e valida in tutta Europa. Gli Stati membri avranno due anni di tempo, entro maggio 2018, per adeguare le proprie normative interne; alla scadenza del biennio, il regolamento sarà direttamente applicabile nei Paesi Ue, senza bisogno di alcun recepimento. Di conseguenza, le normative nazionali saranno integralmente soppiantate dal regolamento, eccezion fatta per quelle disposizioni interne che non si sovrappongono ad esso. Per farci un’idea, è stato stimato che dei 186 articoli del Codice della Privacy italiano ne resteranno in vigore soltanto poche decine.