Il 15 ottobre 2015, dopo solamente 24 ore di trattative e con oltre due mesi di anticipo sulla data di scadenza dell’attuale contratto, prevista per il 31 dicembre 2015, è stata siglata l’ipotesi di rinnovo per il triennio 2016-2018 del contratto collettivo nazionale per gli addetti del settore chimico-farmaceutico. L’intesa, da un lato, conferma la centralità del contratto collettivo nazionale di lavoro e, dall’altro lato, valorizza la contrattazione aziendale, con il dichiarato fine di ottimizzare l’integrazione tra i due livelli contrattuali. Con il nuovo testo le Parti sociali hanno riconosciuto un incremento complessivo medio pari a 90 euro, che verrà erogato in tre tranche a partire dal mede di gennaio 2017, non prima di aver corrisposto l’ultima quota, pari a 15 euro, prevista dal precedente rinnovo. Ad ogni modo la novità principale riguarda l’impegno delle Parti a procedere annualmente ad una verifica ex post degli scostamenti di inflazione tra la previsione utilizzata in fase di rinnovo e il reale corso dei prezzi al consumo. Infine, sul versante normativo in un’ottica di semplificazione e esigibilità in linea con la politica del Governo in carica, sono state chiarite, laddove necessario, le previsioni contrattuali così da evitare quanto più possibile controversie in merito alla loro interpretazione e/o applicazione, e sono state eliminate le norme ritenute non più attuali.