Il 21 febbraio 2017, SMI (Sistema Moda Italiana) e le organizzazioni sindacali di categoria (Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil) hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo di rinnovo del Contratto Collettivo nazionale di lavoro del settore Tessile Abbigliamento Moda. Il nuovo contratto decorre dal 1° aprile 2016 – dunque senza soluzione di continuità rispetto al previgente CCNL del 4 febbraio 2014 – e scadrà il 31 dicembre 2019. I singoli istituti modificati o introdotti ex novo dall’accordo decorrono invece dal 21 febbraio 2017. I principali punti del rinnovo riguardano la parte economica, la parte normativa e il welfare contrattuale. Innanzitutto, viene incrementato il valore dell’EGR, ossia l’elemento di garanzia retributiva riconosciuto a favore dei dipendenti di aziende prive di contrattazione aziendale che non percepiscono altri trattamenti economici oltre a quanto spettante dal Ccnl. Per la parte normativa, per esempio, in materia di contratto a termine, viene prevista la possibilità di superare la durata di 36 mesi nel caso di svolgimento di mansioni riguardanti particolari attività (come la vendita stagionale) ed il numero dei lavoratori che possono essere occupati con contratto a tempo determinato non può superare il limite del 30% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato. Cambia, altresì, la normativa su permessi, assenze ed aspettative. In particolare, per un periodo sperimentale fino al 31 dicembre 2018 il padre lavoratore dipendente, entro i primi cinque mesi dalla nascita del figlio, ha l’obbligo di astenersi dal lavoro per un periodo di due giorni per l’anno 2017 e di quattro giorni per l’anno 2018. Infine, le parti hanno convenuto un investimento nel welfare contrattuale e la costituzione di un nuovo Fondo bilaterale per l’assistenza sanitaria integrativa aperto a tutti gli addetti del settore. Queste e tante altre sono le numerose novità cui vanno incontro gli addetti del settore del tessile.