Il lavoro agile (cd smart working) troverà riconoscimento formale nel nostro ordinamento, una volta che il Disegno di legge recante “misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, attualmente in corso di esame in Commissione Lavoro al Senato, avrà completato l’iter parlamentare. Il Disegno di legge de quo non ha l’obiettivo di introdurre una nuova tipologia contrattuale ma una cornice per la disciplina di accordi, su base volontaria, di lavoro agile, svolto cioè senza vincoli di luogo e orario, rispondendo così alla necessità di fornire una adeguata tutela alle attività della c.d. quarta rivoluzione industriale. L’introduzione nel nostro ordinamento del lavoro agile è da tempo all’attenzione delle parti sociali. Anticipando il legislatore, il lavoro agile ha già, infatti, trovato riconoscimento in sede di rinnovo del CCNL per l’industria alimentare.