Utilizzare l’e-mail aziendale per scopi personali è vietato, ma solo se la policy aziendale lo specifica.
La Corte di Giustizia si pronuncia nuovamente su una questione molto delicata: la privacy in ambito aziendale. Nel dettaglio la querelle riguardava l’utilizzo per scopi privati della e-mail aziendale. Il licenziamento intimato al dipendente è stata considerata legittima in quanto lo strumento deve essere utilizzato solo per scopi lavorativi.
Vittorio De Luca, dello Studio De Luca & Partners ha commentato l’episodio «L’account di posta elettronica assegnata ad un dipendente per l’espletamento della propria attività lavorativa ha sì carattere personale, ma tale ‘personalità’ non significa ‘privatezza’ dello stesso. Detto account, infatti, rappresenta uno strumento di lavoro. Ovviamente occorre considerare attentamente le esigenze di un ordinato svolgimento dell’attività lavorativa con la prevenzione di inutili intrusioni nella sfera personale dei lavoratori, nonché violazioni della disciplina sull’eventuale segretezza della corrispondenza».
Il nodo della questione risiede nella chiarezza delle policy aziendale, che deve essere giustamente divulgata tra i dipendenti e da essi pedissequamente seguita. Solo così possono esserci i termini per un rapporto giusto tra manager e dipendenti.
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